L’Università di Lingue Straniere di Pechino, o BFSU, è una prestigiosa università cinese sotto la diretta supervisione del Ministero dell’Istruzione cinese. Si tratta di una delle migliori università cinesi classificate nel Progetto 985 e nel Progetto 211, entrambi comprendenti le migliori università in Cina. Oggi la BFSU è una delle più antiche università di lingue straniere, in cui si insegna il maggior numero di lingue e che offre formazione a diversi livelli. Situata nel distretto di Haidian, a Pechino, la BFSU è divisa in due campus – il campus ovest e il campus est.

Fondata nel 1941, la BFSU è nata dall’unione del dipartimento di lingua russa dell’Università Militare e Politica Anti-Giapponese del Popolo Cinese. È stata rinominata Scuola di Lingue Straniere di Yan’an, sotto l’amministrazione diretta del Partito comunista cinese. Affiliata al Ministero degli Affari Esteri fin dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese, è stata ribattezzata Istituto di Lingue Straniere di Pechino nel 1954 e si è fusa con l’Istituto di Lingua Russa di Pechino nel 1959. Dal 1980, l’Istituto è stato messo sotto la supervisione del Ministero della Pubblica Istruzione. Nel 1994, ha assunto l’attuale denominazione Università di Lingue Straniere di Pechino (BFSU). Oggi alla BFSU si insegnano 98 lingue straniere e si offrono programmi formativi a vari livelli, tra i quali i dottorati di ricerca in lingue e letterature straniere, lingua e letteratura cinese, giornalismo e comunicazione, scienze politiche, giurisprudenza, scienze manageriali e ingegneria ecc.

Negli ultimi 74 anni, più di 90.000 persone si sono laureate alla BFSU. La BFSU oggi è un’importante istituzione che prepara professionisti qualificati dotati di competenze linguistiche. I nostri laureati lavorano come diplomatici, traduttori / interpreti, uomini d’affari, giornalisti, avvocati, banchieri, ecc. Tra gli ex allievi di BFSU che lavorano o hanno lavorato nel Ministero degli Affari Esteri, abbiamo più di 400 ambasciatori e oltre 1000 consulenti. La BFSU è quindi soprannominata la “culla dei diplomatici”.